A due anni dall’inizio della pandemia Covid-19, è ormai chiaro che il superamento della fase acuta dell’infezione e la guarigione, documentata dalla negativizzazione dei tamponi, non si associa in tutti i casi al recupero di un buono stato di salute. In molti pazienti, soprattutto in quelli più fragili o che sono stati costretti a lunghi periodi di degenza per la gravità delle condizioni generali e/o respiratorie, emergono le conseguenze legate al prolungato allettamento, come la riduzione della funzionalità respiratoria da danno polmonare, la perdita di massa e tono muscolare con conseguenti difficoltà motorie, un precario stato nutrizionale, disturbi cognitivi e psicologici, che richiedono periodi più o meno lunghi di riabilitazione. A tale scopo, sono stati creati in molti Paesi, compreso il nostro, dei percorsi multidisciplinari di riabilitazione post Covid-19, che prevedono una stretta collaborazione tra varie figure professionali (medico di medicina generale, pneumologo, cardiologo, nutrizionista e psicologo) per accelerare ed ottimizzare il recupero del paziente.
I pazienti che hanno superato la fase acuta della malattia, generalmente si dividono in tre categorie:
La riabilitazione, in reparti ospedalieri pre-esistenti o allestiti “ad hoc”, è di solito riservata solo ai pazienti ricoverati in terapia intensiva. Tutti gli altri pazienti non vengono indirizzati ad un trattamento riabilitativo, nonostante ci sia quasi sempre una valida indicazione clinica a seguirlo.
UPMC Institute for Health di Chianciano Terme, in analogia a quanto indicato dalla European Respiratory Society e dalla Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa (SIMFER), ha predisposto un programma personalizzato di riabilitazione post Covid-19, per tutte quelle persone che abbiano superato la malattia (negativizzazione di due tamponi), ma in cui persistano uno o più dei sintomi riportati di seguito (pubblicati nella Rivista Società Italiana di Medicina Generale n.3 – vol.27-2020):
Cosa prevede il programma di riabilitazione post Covid-19?
Il programma di riabilitazione post Covid-19, modificabile e adattabile alle condizioni iniziali del paziente, può avere una durata variabile, da 10 giorni a 3 mesi, a seconda delle necessità del paziente, valutate dal team multidisciplinare di riabilitazione.
Possono essere aggiunti al programma percorsi con terapie complementari (Yoga, Tai chi, Qi-Gong, musicoterapia, Mindfulness), utili a gestire e mitigare lo stress causato dalla malattia e dalle sue conseguenze.