Il Working Group on Cardiac Rehab della Società Italiana di Cardiologia, coordinato dal Prof. A. Galati, ha di recente pubblicato un articolo sulla riabilitazione cardiologica nella popolazione femminile. Ha coordinato il Dott. Flavio D’Ascenzi, del Dipartimento di Biotecnologie Mediche dell’Università di Siena e Responsabile della Cardiologia Riabilitativa di UPMC Institute for Health Chianciano Terme. L’articolo si è focalizzato sull’analisi dei benefici della riabilitazione nelle donne, con un focus specifico sulla cardiopatia ischemica, l’insufficienza cardiaca, la riabilitazione cardiaca dopo chirurgia cardiaca e dopo impianto di valvola aortica transcatetere e la vasculopatia periferica. Lo studio ha evidenziato le differenze, in termini di accesso e di indicazioni cliniche, tra la popolazione maschile e femminile. Ha segnalato le attuali barriere all’accesso ai programmi di Cardiologia Riabilitativa, relative a sesso, età, fattori socioeconomici, medici e sociali. Inoltre, ha proposto potenziali soluzioni per permettere ad un maggior numero di pazienti possibili di accedere al programma.
Parliamo di programmi di esercizio fisico, educazione sanitaria e counseling motivazionale-psicologico finalizzati al recupero della capacità funzionale e alla modifica dello stile di vita.
Nonostante sia ormai assodato e confermato dalla letteratura scientifica che la riabilitazione cardiologica, è in grado di ridurre la mortalità cardiovascolare e di migliorare la qualità della vita, il numero di persone che effettivamente seguono percorsi di riabilitazione è molto basso. Questo numero diventa ancora più esiguo tra le donne con una percentuale non trascurabile inoltre di donne che iniziano il percorso di riabilitazione e poi si trovano costrette ad abbandonarlo.
L’articolo del Working Group on Cardiac Rehab della Società Italiana di Cardiologia indica i seguenti fattori, come ostacoli alla riabilitazione:
A questo si aggiungono le problematiche legate a:
Molte di queste barriere non sono modificabili (età) o non lo sono facilmente (stato socioeconomico e/o finanziario, livello di istruzione). Su alcune però, la comunità clinica e scientifica, nonché la politica, possono e devono intervenire. Per superare tali limiti le diverse strategie di azione da adottare suggerite nell’articolo:
La possibilità di offrire ai pazienti l’opportunità della Cardiologia Riabilitativa passa quindi attraverso la personalizzazione dei programmi, un approccio personalizzato di prescrizione dell’esercizio fisico che tenga conto della specificità di ogni individuo, l’inclusione di un approccio psicologico e nutrizionale, nonché modifiche dell’organizzazione dell’offerta che, attraverso una maggiore flessibilità degli orari e l’inclusione di attività alternativa di interesse per il singolo, possano permettere anche un minor tasso di abbandono dei programmi svolti.
UPMC Institute for Health offre un programma di riabilitazione cardiologica anche in convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale.
Per maggiori informazioni: 0578 61198